Collocazione: Via Milano, Meda, 20821 (MB)
Tipologia: bene architettonico ecclesiastico
Autore: n.d.
Datazione: incerta)
Storia: La chiesetta dei Santi Nazaro e Celso si colloca nell’antico comune di Farga, sulla strada che ancora oggi collega le città di Meda e Seveso. Le sue origini sono ignote, ma già nel 1270 appare citata dallo storico Goffredo da Bussero nel Liber notitiae Sanctorum Mediolani; alcuni studiosi la datano al VII secolo, altri ancora verso l’XI o XII secolo.
Descrizione: L’edificio, sopraelevato rispetto al livello stradale, è accessibile attraverso alcuni gradini che conducono al piccolo portale d’ingresso. Le dimensioni sono piuttosto ridotte (7,20 m x 6,88 m). L’abside è orientata verso est, mentre sui lati nord e sud si collocano due finestre con inferiate che, in aggiunta alla lucerna posta sulla copertura, permettono l’illuminazione dell’intero ambiente. Sia internamente che esternamente sono presenti delle decorazioni pittoriche che impreziosiscono la semplice partitura architettonica del complesso. Nel catino absidale, sopra l’altare, sono poste le iniziali NC, intrecciate da una ricca decorazione a fitomorfo, databile al XVI secolo e attribuibile a quegli artisti di scuola luinesca già attivi presso la chiesa di San Vittore in Meda. All’esterno colpisce la decorazione della lunetta posta sopra il portale d’ingresso; vi sono raffigurati la Vergine Maria e il Cristo morto, accompagnati da due figure angeliche. Al di sopra della lunetta è posto un cartiglio barocco recante la scritta “Chi muore nel Signore nel Signore risorgerà”. Ai lati del portale vi sono invece due scheletri, aggiunti nel 1946 dal pittore Primo Busnelli per volontà di Giovanni Antona Traversi, in occasione dei lavori di restauro; tra le mani stringono l’uno una clessidra, l’altro una falce, chiara allegoria del destino umano, interpretabile anche in relazione alle vicende della chiesetta durante gli anni della peste, spesso utilizzata come lazzaretto dagli appestati. Altre due iscrizioni erano presenti sulla facciata, ormai non più leggibili: “a stare con i morti – a vivere si impara” e “noi siamo adesso – quello che voi sarete domani”.
Accessibilità/contatti: bene privato; la chiesa è tradizionalmente aperta l’ultima domenica di luglio, in occasione della festività di San Nazaro.