Descrizione
Storia: Riferimenti all’antica Chiesa di Santa Maria sono presenti in alcune pergamene risalenti all’XI secolo, appartenenti al fondo San Vittore e conservate presso l’Archivio Antona Traversi. L’edificio medievale era posizionato leggermente arretrato rispetto all’odierna collocazione ed era dotato di un piccolo campanile ligneo; intorno al 1500 fu aggiunta una cappella dedicata a Sant’Agostino. La seconda fase costruttiva risale al finire del 1612; San Carlo Borromeo volle l’edificazione di una nuova chiesa nel luogo di quella già esistente, ma più ampia e dotata di un campanile con due campane. L’ultimo grande intervento architettonico si colloca tra 1873 e 1893 e ha comportato un ulteriore ampliamento della chiesa. Nel 1920 venne terminato il campanile e nel 1924 l’architetto Paolo Mezzanotte ridisegnò nuovamente la facciata.
Descrizione: L’edificio, così come lo vediamo oggi, è il risultato dell’ultimo cantiere costruttivo, iniziato nel 1873, che comportò l’aggiunta delle navate laterali, di un’arcata al termine della navata maggiore, di un nuovo altare e di un campanile. Nel 1893 venne realizzata la facciata su progetto di Eugenio Rivolta (successivamente rimaneggiata nel 1924), cercando di mantenere degli elementi di continuità con quella della vicina chiesa di San Vittore. Sul registro superiore si collocano le statue dei Santi Aimo e Vermondo, sul registro inferiore quelle dei Santi Giovanni Oldrati e Antonio Abate. La sommità è coronata dal Cristo Redentore con la Croce, ai cui lati sono posti due angeli con la tromba. Sono, inoltre, presenti degli affreschi: al centro l’Assunzione della Vergine, ai lati due angeli. Un pronao cinge il portale centrale, realizzato, come quelli laterali, in legno di rovere su disegno di Eugenio Boga e scolpito da Osvaldo Minotti.